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L’obiettivo delle cure del diabete è mantenere la glicemia entro valori normali o comunque accettabili, poiché un’alta concentrazione di zuccheri nel sangue provoca un’alterazione della circolazione del sangue. I problemi circolatori e microcircolatori causano l’insorgenza di pericolose complicanze: come retinopatia (maculopatia diabetica), piede diabetico, neuropatia (danni ai nervi, formicolio agli arti), cardiopatia (ischemia, infarto cardiaco) e nefropatia.
PRENOTA VISITALe complicanze del diabete possono essere trattate efficacemente anche con: la laser terapia e la fototerapia L.E.D, l’ozonoterapia, le infusioni endovenose di farmaci (acido lipoico, glutatione o di altri neuroprotettori).
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La diagnosi del piede diabetico parte dal rilevamento di alcuni sintomi, quali crampi alle gambe, piede freddo, intorpidimento e formicolio degli arti inferiori. Il piede diabetico ha una circolazione compromessa che col passare del tempo può portare alla necrosi delle parti più distali dell’arto inferiore. Questa necrosi può portare all’amputazione che inizia con le dita per poi proseguire con il piede e la gamba. Per questo tipo di problematica è utile affiancare alla terapia medica standard (antidiabetici e chirurgia vascolare) ala fototerapia che impiega la tecnologia LED.
L’utilizzo in campo medico dei led è stato introdotto nel 2003 dal Dr. Whelan e dalla sua equipe di ricercatori della NASA. La fototerapia LED viene oggi utilizzata in tutto il mondo con importanti risultati nella risoluzione problematiche dermatologiche, nella terapia del dolore e nella riabilitazione.
La fototerapia può essere un importante strumento per accelerare i processi di guarigione e alleviare il dolore e l’infiammazione. È fondamentale informare i medici specialisti e gli altri professionisti della salute dei benefici effetti della fototerapia.
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La lotta al diabete trova nell’ossigeno-ozono terapia un alleato importante. L’ozono può essere applicato con differenti modalità. Utilizzando la via sistemica endovenosa, si riesce a migliorare l’ossigenazione periferica in tutto l’organismo, contrastando le complicanze circolatorie e microcircolatorie che possono insorgere con il diabete. L’applicazione locale con la tecnica ozonobag è invece ideale per il trattamento delle ulcere del piede diabetico. Il diabete di tipo 2, anche se trattato efficacemente con i farmaci standard (antidiabetici orali e insulina), induce una disfunzione micro e macro-vascolare che determina l’insorgenza di numerose complicanze. Considerando l’epidemiologia diabetica e la necessità di correggere completamente la disfunzione, è utile integrare i farmaci più classici con l’ozonoterapia. Un trattamento settimanale eseguito per diversi anni può migliorare il recupero del paziente diabetico. L’ossigeno-ozonoterapia migliora la risposta dell’organismo nei confronti dei radicali liberi e favorisce la circolazione e l’ossigenazione dei tessuti.
In sintesi l’obiettivo dell’ozonoterapia è quello di migliorare l’afflusso di sangue ai tessuti e di aumentare il quantitativo di ossigeno nel corpo riattivando il metabolismo energetico e l’attività dei mitocondri cellulari. L’ozono può anche essere applicato localmente nelle persone con piede diabetico attraverso che coniuga l’azione battericida con il miglioramento del microcircolo favorendo la guarigione dell’arto.
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L’acido lipoico è un potente antiossidante e riesce a ripristinare la funzionalità antiossidante di molte altre molecole. Si tratta di una sorta di direttore d’orchestra capace di controllare e rigenerare le molecole antiossidanti come la vitamina C e la vitamina E. ( R , R ). L’acido lipoico coadiuva inoltre l’attività di altri sistemi antiossidanti come il glutatione e il coenzima Q10 , ovvero due molecole con proprietà antiaging che contrastano l’invecchiamento cellulare. (R ).
Generalmente si usano 600-1800 mg di acido lipoico sia per via orale che endovena. L’assorbimento della via endovenosa è al 100% e il vantaggio di questo tipo di somministrazione è legato alla maggior rapidità ed efficacia dei risultati. Spetta al medico valutare la strada migliore per il paziente. Nei casi più gravi in cui occorrono risultati rapidi e decisi, iniziare con un ciclo di infusioni endovenose e proseguire con la via orale per mantenere ii sultati nel tempo si rivela spezzo un’ottima strategia
L’acido lipoico può essere utilizzato sia nella prevenzione che nel trattamento del diabete ( R ) e può essere somministrato per via orale o per infusioni endovenosa.
L’acido lipoico possiede un’attività insulino-mimetica ( R ), che permette di migliorare, a livello cellulare, l’utilizzo del glucosio, riuscendo così a ridurre i valori di glicemia.( R ).
Riesce inoltre a migliorare la sensibilità all’insulina ( R , R , R ),( R ).
Nei pazienti diabetici di tipo 2, l’acido lipoico migliora l’ HbA1C (emoglobina glicata) , il colesterolo totale, le HDL e i trigliceridi ( R).
È stato dimostrato scientificamente che l’acido lipoico aumenta la sensibilità all’insulina, migliora la microcircolazione e riduce i sintomi della neuropatia diabetica ( R , R , R , R , R , R ):
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I pazienti diabetici hanno uno squilibrio tra le concentrazioni di radicali liberi e antiossidanti e questo può portare a livelli alti di stress ossidativo e alla disfunzione endoteliale, responsabili di molte complicanze legate al diabete. L’acido lipoico è un potente antiossidante, utile nel trattamento delle complicanze diabetiche come la retinopatia, la neuropatia e altre malattie vascolari ( R ).
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